La Guerra di Arlecchino - 4, 5 Dicembre 2015 ore 21.00<br />
6 Dicembre 2015 ore 17.00<br />

Punto in Movimento/Shiftingpoint circuitoteatro presenta:

La Guerra di Arlecchino

satira tragicomico acrobatica

di Carlo Goldoni

4, 5 Dicembre 2015 ore 21.00
6 Dicembre 2015 ore 17.00

Musica di Frank Zappa

Coreografie Marina Furlani

regia Roberto Totola

Assistente alla regia Marina Furlani

Immagine artistica e grafica Alessandro Capuano

Ricerca musicale e disegno luci Roberto Totola

Attori:
Roberto Totola, Marina Furlani, Giancarlo Bellesini, Franca Zanetti, Isabella Rossi, Giulia Gurzoni, Edoardo Brugnara.

“La Guerra” è stata rappresentata nel carnevale del 1760 al pubblico del teatro San Luca, oggi il Teatro "Carlo Goldoni", il più antico teatro di Venezia ancora esistente. Ha due antecedenti nel teatro goldoniano: l'Amante militare (1744) e l'Impostore (1754).

Legata a ricordi giovanili di Goldoni, spettatore di alcuni episodi della Guerra dei Sette Anni, “La Guerra” ripropone movimentate vicende di assedi e battaglie. Goldoni, noto "antimilitarista" ("Non ero uomo di spada, ma sempre lo fui di penna"), punta su una pungente ed incisiva descrizione della varia umanità che s’incrocia sul campo di battaglia, con le sue dissolutezze ed immoralità. La rilettura oggi è attuale per gli orrori descritti, e per le considerazioni sulla guerra, la pace e l’ingiustizia dell'azione armata: “guerra assurda, irrazionale, contraria alla felicità privata e pubblica e, per la sua distruttività, anche antieconomica”. Le rappresentazioni del novecento documentano come le messe in scena de “La Guerra” e di altre opere minori di Goldoni siano state legate a periodi critici della nostra storia (le guerre mondiali, il Vietnam), di cui hanno narrato le inclinazioni antimilitariste.

Oggi, nel 2015 scadono i 100 anni dalla Grande Guerra, in un momento storico di pesanti conflitti e contraddizioni. Ne prendiamo atto rielaborando e rivedendo i testi goldoniani in una satira tragicomico acrobatica dove scompare la parola e resta esclusivamente il corpo: Arlecchino, servo sciocco, povero diavolo, clown e buffone, rappresentante della fascia più debole della società a cui ruotano intorno tutti gli altri personaggi, viene a forza ed inganni fatto militare e ne paga più di tutti le spese.

Particolarità e traccia fondamentale del lavoro: l’opera musicale The Yellow Shark di Frank Zappa, ultimo album dell'artista statunitense pubblicato poco prima della sua morte. I pezzi di The Yellow Shark, protagonisti dell’avanguardia musicale americana, tutti accomunati da una notevole complessità melodico sonora, includono rivisitazioni di lavori dell’artista, dagli esordi in poi. La regia, partendo dal testo, punta sulla ricostruzione del canovaccio in uno studio all’indietro, al contrario, alla ricerca dell’origine. La musica diventa traccia, trama e testo, dove i movimenti, le intenzioni e le emozioni che muovono l’attore sono scansionati precisamente e tecnicamente, come una partitura, dalle note musicali dell’opera. La parola quasi scompare. Protagonista il corpo dell’attore.

Allestimento, luci, costumi, effetti: Punto in Movimento circuitoteatro.

Tecnico luci e audio: Marco Di Marzo.

Immagine grafica e fotografie di scena: Alessandro Capuano

Fotografo di scena: Giorgio Fochesato

Fotografi: Matteo Beltrame, Marta Bergamini.

Collaboratori: Giovanna Angelico, Cristina Frontero.

Grazie a: Alessandro Natali.

I BIGLIETTI SONO ACQUISTABILI ALLA CASSA DEL TEATRO UN’ORA PRIMA DELLO SPETTACOLO.